Appena un paio di chilometri da Masseria Melcarne, direzione est, e si incontra un’altro suggestivo esempio di masseria fortificata di questo tratto di incantevole Salento. Immersa in un bellissimo oliveto, d’estate assordato dal canto delle cicale, nella poetica solitudine di una landa silenziosa, si erge imponente la torre di Masseria Barone Vecchio. In origine faceva parte del vasto Feudo di San Marco, confinante con quello di Cerrate. Non aveva in dotazione un terreno molto vasto, ed era tutto impiegato in oliveto e seminativi.
La svettante torre centrale è servita da una scala con ponte levatoio. Tutta la proprietà era delimitata da un recinto quadrangolare, entro il quale c’era una stalla attrezzata per i bovini, ed una per gli ovini, un giardino molto utile, alle spalle della torre, colmo di alberi da frutto.
La caratteristica di questa masseria è il pozzo, situato nell’atrio, costruito con la strana forma a confessionale, abbastanza rara da riscontrare altrove. Fra le notizie di questa masseria che si possono trovare negli archivi storici non c’è molto, risale senz’altro al XVI secolo, ed è appartenuta per un certo periodo alla famiglia Paladini.
Oggi purtroppo è in totale stato di abbandono, ma per qualche fortunata coincidenza la masseria non ha perduto per niente il suo aspetto originario. Ed a farle una visita, nel suggestivo silenzio di queste campagne, non può che suscitare una certa emozione, lei, le sue vecchie mura, i grandi olivi che la circondano, testimoni di una storia che non vuol morire.