«Qui ci sono dei campi bellissimi con ulivi dalle foglie grigio argento, come salici cimati. Non mi stanco mai del cielo azzurro» scrisse Van Gogh alla madre il 2 luglio 1889.
Si tratta di un’esatta descrizione del quadro “Uliveto” che aveva appena terminato.
Quando nel 1889 realizzò la serie di dipinti dedicata agli ulivi, Van Gogh era soggetto alla malattia e al tumulto emotivo, ma i quadri sono tra le sue opere migliori. Visse in un manicomio da maggio 1889 a maggio 1890 dipingendo i giardini del manicomio e, quando ha avuto il permesso di avventurarsi al di fuori delle sue mura, gli ulivi vicini, cipressi e campi di grano.
Gli uliveti divennero uno dei soggetti preferiti dall’artista, sebbene li avesse sino ad allora evitati.
Tra il giugno e il dicembre di quell’anno dipinse circa una quindicina di uliveti, la maggior parte in autunno. I dipinti sull’ulivo hanno avuto un significato speciale per Van Gogh. Per l’artista rappresentano la vita, il divino e il ciclo della vita. I suoi dipinti di raccoglitori di olive dimostrano la relazione tra uomo e natura che raffigura uno dei cicli della vita, la raccolta o la morte. E’ anche un esempio di come gli individui, attraverso l’interazione con la natura, sono in grado di connettersi con il divino.
Dipingere la campagna, i campi circostanti, cipressi e ulivi ripristinò la connessione di Van Gogh con la natura attraverso l’arte. Dei suoi “venerabili ulivi nodosi” scrisse:
“L’effetto della luce diurna e del cielo significa che ci sono argomenti infiniti che si trovano negli alberi di ulivo. Per quanto mi riguarda cerco gli effetti contrastanti del fogliame, che cambia con i toni del cielo. A volte, quando l’albero mette a nudo i suoi pallidi fiori, grandi mosche blu, coleotteri smeraldo e cicale in gran numero ci volano su, il tutto immerso nel blu puro. Poi, come il fogliame assume toni più maturi, il cielo è raggiante e striato di verde e arancione e poi di nuovo, in autunno, le foglie assumono toni viola del colore di un fico maturo e questo effetto viola si manifesta pienamente con il contrasto del grande sole nel suo alone pallido di luce limone. “.
La National Gallery of Art di Washington riassume questa serie:
“Negli alberi di ulivo – nella potenza espressiva delle forme antiche e nodose – Van Gogh trovò la manifestazione della forza spirituale che credeva risiedere in tutta la natura e le sue pennellate rendono il suolo e il cielo vivo con lo stesso movimento delle foglie fruscianti, mescolato al un luccichio del vento Mediterraneo. L’energia nel ritmo continuo ci comunica, in modo quasi fisico, la forza viva che Van Gogh ha trovato tra gli alberi di ulivo; quella forza spirituale che credeva lì assumesse forma “.
3 comments on “Gli Ulivi di Vincent van Gogh”
pierluigi casalino
Condivido le considerazioni dell’articolo e rimando al mio GLI ULIVI DI VAN GOGH sul web
Casalino Pierluigi
pierluigi casalino
Perfettamente interpretato il significato dell’opera di Van Gogh, rinviando almio articolo GLI ULIVI DI VAN GOGH su In Poche righe.Org Altervista.
CASALINO PIERLUIGI
marcello artista
Il post è molto interessante