Masseria Melcarne 1974. Nel lungometraggio della serie “L’Italia vista dal cielo” di Folco Quilici, una ripresa aerea immortala la masseria al minuto 6.
Un video che è un omaggio alla Puglia ed alla sua bellezza, un viaggio alla scoperta di civiltà e luoghi, un ritorno al passato ed alla storia attraverso lo sguardo di uno dei più affermati registi del cinema italiano e la voce di alcune delle più autorevoli firme della letteratura nazionale.
Nel 1965 la Esso Italiana affidò a Folco Quilici la realizzazione di una serie di film su “L’Italia vista dal cielo“. L’iniziativa fu particolarmente impegnativa sia per l’enorme patrimonio da documentare, che per l’innovativo uso dell’elicottero come vettore della macchina da presa. Una sorta di moderna “cartografia”, un ritratto ed una documentazione di mari, boschi, coste, città, opere d’arte note e meno note, filmate e documentate in maniera nuova.
Un viaggio, un volo d’elicottero nella storia e nell’arte delle regioni d’Italia in cui fecero da guida a Quilici i maggiori letterati e storici dell’arte dell’epoca. Furono compagni di Quilici Sciascia, Brandi, Praz, Calvino, Piovene, Prisco, Silone, Soldati.
Masseria Melcarne 1974
Un susseguirsi di ambienti naturali e geografici diversi, raccontati dalle riprese di Folco Quilici e descritti dal grande autore Mario Praz.
Un viaggio attraverso la storia della Puglia, delle sue civiltà, dei suoi aspetti controversi che la rendono unica e proprio per questo incantevole.
Il filmato di Quilici, le sue descrizioni realistiche ed emozionanti regalano allo spettatore la possibilità di avvicinarsi e di conoscere i numerosi luoghi della terra pugliese, le sue molteplici sfumature che si svelano in tutta la loro autentica bellezza.
Arte, cultura, storia. Una terra che ha visto il passaggio di numerosi popoli i cui segni sono ancora oggi evidenti. E così greci, romani, bizantini, aragonesi e anche la figura di Federico II, definito da Praz “uomo di genio, precursore dei tempi” hanno contribuito ad arricchire ed a rendere unica questa splendida regione.
Tarantolate a Galatina
Le immagini mostrate da Quilici esaltano la varietà di questa terra baciata dal sole. Dal promontorio del Gargano, attraverso i campi dorati del Tavoliere sino a giungere nel Salento, avvolto dall’Adriatico e dallo Ionio: in volo si osservano magnifiche distese di uliveti secolari e viti basse, ovunque ricchezze naturali e artistiche, bellezze senza tempo, memorie di vita passata e presente.
Mari limpidi ed incontaminati, immagini suggestive che in questo viaggio aereo sopra la Puglia ne documentano uno splendore intatto, primitivo. Azzurri intensi, colori profondi, corposi che si mescolano ai bianchi delle pietre delle sue cattedrali ed alla generosità di una campagna fertile che si presenta color rosso sasso.
Si ha la sensazione di percorrere secoli di storia, secoli di vita e di tornare, come per incanto, indietro nel tempo. Le immagini scorrono sul periodo solare della Taranto greca, con gli ori conservati al Museo archeologico; ecco la Puglia romana con le rovine di Egnazia, antica città messapica, e la Cattedrale di Trani; appare la Puglia svevo-normanna che ha il suo fulcro in Federico II e che trova la sua massima espressione nella poderosa Fortezza di Lucera e nella maestosità di Castel del Monte.
Mietitura del grano 1974
Il viaggio di Quilici passa attraverso luoghi meravigliosi ed incantevoli, unici nel loro genere, come i famosi trulli che, in Alberobello, trovano la loro città simbolo che ne esalta la bellezza e la tecnica di costruzione.
Ma l’attenzione si sofferma anche su monumenti di grande rilevanza storica ed artistica, come la Cattedrale di Otranto dell’anno mille, la Cattedrale romanica di Trani, il Duomo barocco di Lecce, la Chiesa di San Nicola di Bari.
Uno sguardo anche ai centri cosiddetti minori, ma pur sempre così caratteristici, come Locorotondo, Polignano e Gallipoli.
Un viaggio virtuale in cui la regione scopre i suoi mille volti, mostrandosi in tutti i suoi aspetti, con i segni evidenti di secoli di storia. Una regione magica, da scoprire, sorprendente, come ben descrivono le parole di Mario Praz:
“… la scoperta della Puglia non finirà mai perché è un paese come il mattino, un mattino limpido, un mattino di cielo liquido e il mattino sarà lo stesso, ma non viene a noia. Ed ha sempre qualcosa di nuovo, uno spettacolo sempiterno (…). La Puglia è un meraviglioso, austero, paese arcaico. L’unico dove si assiste ancora allo spettacolo incontaminato, e per interminabili distese, di una flora anteriore alla calata degli indo-europei: solo ulivi e viti, viti e ulivi…”