A circa tre chilometri da Masseria Melcarne, lungo la strada che porta verso Torrechianca, incontriamo Masseria Mendule, un’altra delle grandi masserie fortificate di questa zona, il cui svettante edificio turriforme, attrezzato di caditoie, si scorge minaccioso già da lontano. A prima vista, si capisce quanto fosse importante per i coloni che vivevano in queste lande selvagge, la sicurezza personale: infatti, tutte le porte e le finestre sono sorvegliate da queste aperture dall’alto che, in caso di pericolo, buttavano olio bollente e quant’altro potesse far male, sui malcapitati aggressori.
L’edificio si sviluppa su due piani, e durante il 1700 risulta essere di proprietà dei baroni Tramacere. Confinava con i feudi di San Marco e di Cerrate ed era quasi completamente circondato da oliveto.
Adiacente alla masseria si erge maestosa una grande torre colombaia, sulla quale si vede ancora lo stemma della famiglia Riccio, successivi proprietari dell’immobile.
I colori di queste campagne, al tramonto, non possono che commuovere qualsiasi visitatore passi da queste ormai solutarie contrade.