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articolo rivista Melcarne

Il prestigioso magazine in lingua tedesca “Essen und trinken”, il cui concept è quello di descrivere le regioni italiane attraverso il racconto delle loro tradizioni culinarie e dei loro paesaggi, nelle pagine di un suo numero ha inserito Masseria Melcarne, esaltando la bontà della sua cucina tipica salentina.

Questa la traduzione dell’articolo.

Una cuoca che doma le erbe selvatiche in prelibatezze

È ottobre. Il calore rovente dell’estate, le spiaggie affollate, le notti febbrili – tutto passato. I giorni sono chiari, il cielo è di un blu intenso, l’aria è piacevole. La prima pioggia ha rinfrescato di nuovo la terra. Un verde frescho germoglia su prati e ai bordi delle strade. La tenuta “Masseria Melcarne” è un posto cosi, che si trova solo se lo si conosce. Perso da qualche parte in tentacolari uliveti alla fine di una strada sterrata. Li incontro Rosanna Elia, cuoca del ristorante. Gira con un coltello corto, raccoglie del verde ai margini della strada, cosa che io ho quasi sempre considerato erbaccia. “Assaggia!”, dice lei e mi infila alcune foglie nella bocca – rucola! “Previene anche lo scorbuto”, sento Rosanna dal basso. “A proposito, questa invece è una cicoria, è una verdura versatile e carina, guarda, quei fiori blu e viola”. Rosanna è nel suo elemento. “Ora inizia la stagione delle erbe!” Ad ottobre? “Certo! Sta piovendo di nuovo, le temperature qui sono miti anche in inverno, quindi abbiamo le migliori condizioni per le erbe fino alla fine di marzo”. Abbiamo percorso una decina di metri e Rosanna ha raccolto una bracciata di erbe. La sera trovo i piattini colmi degi antipasti di Rosanna: foglie di borragine fritte o cime di rapa cotte a vapore col vino con un pizzico di peperoncino e cipolline. Infine la cicoria, accompagnata da una purea di fagioli bianchi e preparata con olio d’oliva di “Masseria Melcarne”.

Traduzione a cura di Emanuela Canoci

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Quando Rosanna Elia non è in piedi in cucina o presenta i suoi antipasti, le piace passeggiare per la campagna raccogliendo erbe. Sulla “Masseria”, un antica tenuta che ricorda il castello di un cavaliere, si coltivano olive da cui viene spremuto l’olio d’oliva della casa. (pag. 109)

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Invito alla degustazione della “Masseria Melcarne”: fichi cosparsi di cacio ricotta, fave, cicorie e cozze con pane di grano bruschettato e vino rosso – questo è l’inizio della serata (pag. 99)

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I fichi con cacio ricotta è uno dei tanti della cucina della Masseria Melcarne.

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